Pablo Picasso
Pablo Ruiz y Picasso nasce a Malaga nel 1881. Pittore, scultore e litografo la figura si Pablo picasso segna per sempre il XX secolo. Fondatore con Braque del movimento cubista, la vita del pittore burrascosa e unica nel suo genere porta agli occhi del mondo la sua capacità stilistica che nasce figurativa e si astrae in un processo irreversibile verso una visone cubica del mondo che lo circonda.
I primi anni del Novecento danno vita alla fase più meramente e stilisticamente figurativa in cui il giovane autore omaggia i suoi miti. Basti ricordare la rappresentazione plastica delle Bagnanti, opera del 1918 che ricorda da vicino le linee orientaleggianti di Igres e accompagna verso i tumultuosi anni Trenta. Un periodo di transizione e oscurantismo storico questo che modificherà il suo stile portandolo ad essere più spigoloso e indefinito.
Il periodo azzurro conduce pertanto ad una stilizzazione delle forme che mutano talmente tanto da diventare scomposte e sovrapponibili. In questa serie di dipinti troviamo la parte più profonda del pittore che sfocerà nel capolavoro novecentesco conosciuto ai più, come la Guernica.
La violenza della realtà si modifica e trasforma in una serie di pennellate sempre più nette e definite, mostrando un doloroso percorso di nascita e revisione di un futuro sempre più colorato d’azzurro. Quello che colpisce ancora, sono le figure orripilanti dei bambini, che vengono rappresentati con occhi grandi e privi di innocenza. Come se l’infanzia evidenziasse già l’angoscia del vivere. La dualità della scomposizione dei volti è ritrovabile soprattutto nelle espressioni femminili presenti nei ritratti di Dora Maar e Marie Thérese Walter .
Il viso diventa dunque luogo di sperimentazione, un campo conosciuto di ricerca dove poter trovare del vecchio per crearci del nuovo. La guerra civile spagnola aggiunge nuova linfa alla sua arte che diventa ancora più stilizzata e viscerale.
Da questo momento il cubismo si astrae mostrando la semplicità del male in tele ampie e ricche di azzurro. La liberazione dal Regime porta nuovamente il pittore ad aprire alla luce, che ora ritorna prepotentemente alla ribalta.
I paesaggi bucolici si fondono con i personaggi formando un’osmosi tra corpo e natura. Qui le figure geometriche assumono una connotazione preponderante nello spazio bianco. Uno stile questo che si ammorbidirà verso gli ultimi anni di vita del pittore che ormai novantenne, dipinge se stesso in modo grossolano ma con lo sguardo rivolto verso lo spettatore.
L’ultima occhiata verso un mondo in trasformazione, l’evoluzione ultima di un genio che dopo aver riscritto i dogmi della pittura apre nuovamente al futuro. Un testamento spirituale immenso e irripetibile, perché “ci sono pittori che dipingono il sole come una macchia gialla, ma ce ne sono altri che, grazie alla loro arte e intelligenza, trasformano una macchia nel sole”.
Dott. Christian Humouda