Antonio Ligabue
Il pittore della natura e degli animali. Ligabue l’uomo fragile e il pittore capace di esplosioni di violenza inaspettate. Le sue tele raccontano il suo mondo privato e la sua visione della realtà. Un rapporto diretto tra natura e animali che viene filtrato attraverso il suo istinto di uomo e artista. Ligabue nasce a Zurigo nel 1899, figlio di una madre single prenderà il cognome del patrigno Bonfiglio Laccabue.
La carica cromatica e la forte espressività vitale/animale nascondono una certa goticità di fondo e una centralità dell’immagine. La pittura di Ligabue non parte dall’abbozzo della figura, ma disegna subito l’occhio. Le sue forme proprio per la mancanza di spazio vengono deformate, basti pensare alle gambe del dipinto: “Autoritratto con cane”.
Lo sguardo di Ligabue nei suoi numerosi ritratti è rivolto verso lo spettatore. Quasi a voler comunicare la sua volontà di essere capito. La sua apertura silenziosa verso un mondo che non lo accetta. Gli insetti sono animali spesso presenti, come la farfalla e la mosca. Essi sono la reppresentazione della dualità del suo pensiero, da un lato mostrano la natura, dall’altro il sentimento mortifero ad esempio quello della mosca che gli solca la fronte. Le espressioni degli autoritratti sono sempre uguali. Non c’è gioia negli occhi del pittore, solo la semplice presa di coscienza di non essere amato.
Gli animali e il paesaggio agreste sono un mondo privilegiato dove Ligabue può osservare la natura. Tutti i dipinti non sono fatti en plein air, ma vengono ricreati attraverso la memoria e la fantasia dell’autore stesso. Una vita silenziona che segue le fasi lunari del giorno e della notte.
L’identificazione di Ligabue con gli animali è assoluta. I suoi animali dalle fauci spalancate gridano la violenza repressa dell’uomo. Lui stesso è un animale ferito che urla al mondo la sua tristezza.
Considerato pittore Fauve per via della sua capacità quasi ottocentesca di rappresentazione degli animali, Ligabue non si fermerà solamente alla pittura, ma nell’ultima parte della sua vita si dedicherà con ottimi risultati anche al movimento scultoreo. Sono di nuovo gli animali in lotta ad essere alla base del suo lavoro, così com’è il suo essere fragile e sopra le righe in lotta con la società del tempo.
Dott. Christian Humouda